z / Z

z / Z   sf/m

z

CO   diz.uso


(ventunesima lettera dell’alfabeto italiano) z / Z f, sa zeta: ventiduesima lettera dell’alfabeto sardo; esprime un suono consonantico (affricata alveolare sonora, in caratteri IPA [dz]); è presente all’inizio e in corpo di parole entrate in sardo da lingue moderne, soprattutto l’italiano (ziru, zirònnia, varzia).
Compare anche nel digramma tz, che esprime il corrispondente suono consonantico sordo (affricata alveolare sorda, in caratteri IPA [ts]), presente in corpo di parola, in derivazione dei nessi latini T, C + E, I + vocale (T, C + jod) (atza, putzu, pratza), e all’inizio di parole di substrato prelatino o derivate da lingue moderne (tzùcuru, tzeracu).
Non avendosi mai opposizione tra pronuncia corta o lunga, sia la z che il tz non vanno mai raddoppiati.

Chi bolis, fait a ponni unu cumentu

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