f sf/m
CO diz.uso
◊ 1 (sesta lettera dell’alfabeto italiano) f / F f, sa efa:
sesta lettera dell’alfabeto sardo; può esprimere due suoni consonantici: 1. uno primario (la fricativa labio-dentale sorda, in caratteri IPA [f]) all’inizio di parola in posizione assoluta e in corpo di parola in nessi con altre consonanti, in derivazione dalla F latina o in parole da altre lingue (F-, FR-, FL-, -NF-, -LF-, -RF-, -SF-: fogu, fradi, frori, inferru, alfabetu, marfusu, sfaciu); in posizione intervocalica in parole derivate da lingue moderne e da composti latini di AD + F- (cofa, afortiai); 2. uno secondario o mutante (la fricativa labio-dentale sonora, in caratteri IPA [v]) all’inizio di parola in fonetica sintattica, sempre in derivazione da F latina (F- dopo parola che termina per vocale: su fogu).
Non avendosi mai opposizione tra pronuncia corta o lunga, in sardo non va mai raddoppiata.