p sf/m
CO diz.uso
◊ (quattordicesima lettera dell’alfabeto italiano) p / P f, sa pi:
quindicesima lettera dell’alfabeto sardo; può esprimere due suoni consonantici: 1. uno primario (l’occlusiva bilabiale sorda, in caratteri IPA [p]) all’inizio di parola in posizione assoluta e in corpo di parola in nessi con altre consonanti, in derivazione dalla P latina (P-, PR-, PL-, -MP-, -LP-, -RP-, -SP-, -XP-: pani, primu, prus, tempus, curpa, corpus, spiga, spantai); in posizione intervocalica in derivazione della doppia latina (-PP-: apeddai); 2. uno secondario o mutante (la fricativa bilabiale sonora, in caratteri IPA [ß]) all’inizio di parola in fonetica sintattica, sempre in derivazione da P latina (P- dopo parola che termina per vocale: su pani).
Non avendosi mai opposizione tra pronuncia corta o lunga, in sardo non va mai raddoppiata.